Se ripenso agli eventi della mia vita, mi rendo conto che spesso ho avuto a che fare con la paura: la paura di non farcela, la paura di perdere, la paura di essere criticato, di essere giudicato e la paura di essere rifiutato.
La paura e’ la cosa che ci accompagna tutta la vita sia nel lavoro che nella vita privata. C’è comunque una scelta che tutti noi possiamo sempre fare: uscire dalla paura e iniziare a vivere veramente.
Ora so, dopo averlo studiato, quanto i traumi possano influenzare il nostro sistema nervoso e la nostra autostima. Immaginiamo di trovarci al centro di un cerchio suddiviso in tre anelli.
Quello più esterno, quello intermedio e quello centrale. L’anello più esterno è quello protettivo, il secondo anello è il luogo in cui proviamo paura e vergogna e l’anello centrale e’ quello della nostra essenza più vera.
Questo ultimo anello è quello in cui ci sentiamo completamente a nostro agio nell’esistenza e con noi stessi. Purtroppo capita raramente di vivere in questo stato esistenziale perché siamo costretti a difenderci costantemente dal mondo esterno e talvolta da quello interno e questo crea paura e vergogna.
È lo strato esterno protettivo che ci difende da energie negative e quindi dal dolore e dalla paura. Lo strato di protezione non è uno spazio negativo in assoluto.
Lo abbiamo creato per sopravvivere ma purtroppo ci siamo talmente identificati con esso che abbiamo impedito a tutte le energie, indiscriminatamente, di arrivare a noi, alla nostra vera essenza, in questo modo, per tenere lontano la paura, abbiamo limitato la nostra vita.
Ma spesso sono proprio la paura e la vergogna i riti di passaggio che possono aprire una porta verso la nostra natura essenziale ed iniziare a vivere con autenticità.