Se vuoi smettere di fumare lo devi desiderare veramente.

È molto difficile fare qualcosa che non desideri davvero. Tutto noi quando dobbiamo fare delle scelte che vanno contro la nostra volontà abbiamo sempre delle paure e delle resistenze. Per smettere di fumare bisogna avere realmente il desiderio di farlo. Non basta la volontà ma serve il desiderio. Molti fumatori si trovano  ad un certo punto della propria vita a considerare di dover prima o poi smettere di fumare. Nella mia esperienza nell’aiutare le persone in questo percorso mi sono spesso trovato di fronte a fumatori o fumatrici che effettivamente vivevano questo momento come un  sacrificio. In loro mancava il vero desiderio, il desiderio di uscire da quella situazione così tanto sgradevole e limitante. Alla sola idea di dover smettere avevano neglio occhi la stessa tristezza di chi deve abbandonare una persona cara. È proprio questa la ragione che crea difficoltà a chi vuole farla finita con quella dipendenza. Il problema principale del fumo non è la dipendenza fisica, ma quella psicologica che l’accompagna. Ciò che procura ansia e paura al pensiero di dover smettere di fumare è dover affrontare un periodo di privazioni e di sofferenza e di rimanere con il desiderio per tutta la vita.

La paura di smettere di fumare. Credo che il fumo prende tutta l’esistenza di una persona: gli amici, il cibo, la famiglia, le relazioni, il mondo lavorativo e ogni ambito della propria vita.  Tutti i fumatori vorrebbe smettere di fumare ma in realtà, nonostante tutte le paure relative alla propria salute e a quanto danno possano portare le sigarette, essi pensano che il fumare possano portare  maggiori benefici del non fumare: allevia lo stress, rilassa, aiuta la concentrazione. Anche io quando ero un fumatore ritenevo che la sigaretta mi poteva portare un aiuto e che senza di essa la mia vita sarebbe stata più difficile da affrontare. Ero veramente convinto di questo che, a chi mi chiedeva perché, nonostante la pericolosità del fumo, io continuassi a fumare, rispondevo che in fondo era piacevole e gratificante inspirare quel fumo nei polmoni. Sono uscito definitivamente dalla dipendenza del fumo dopo moltissimi tentativi infruttuosi. Negli anni, ho sperimentato i metodi più bizzarri, come quello di darmi uno schiaffo se avessi di nuovo messo una sigaretta in bocca. Ma neppure quello ha funzionato. Promettevo a me stesso che avrei smesso di fumare se avessi superato quell’esame universitario oppure avrei smesso il primo giorno dell’anno o il giorno del mio compleanno. Ma gli anni passavano, superavo gli esami ma non smettevo di fumare. Fu durante un viaggio (a quei tempi viaggiavo molto per lavoro) a Tripoli che presi la decisione, guardando il mare dalla finestra del mio albergo, di finirla con le sigarette. Sapevo che sarei ritornato di nuovo a Tripoli per lavoro dopo una settimana e quindi decisi che mi sarei dovuto ritrovare di nuovo davanti a quella finestra da felice non fumatore. Per rinforzare quella decisione promisi a me stesso che non solo avrei smesso definitivamente di fumare ma avrei aiutato altre persone a farlo. Passata quella settimana senza fumo mi resi conto che in fondo non avevo avuto grandi problemi o provato disagi. Certo in alcuni momenti  il desiderio di accendere una sigaretta aveva avvolto i miei pensieri. Ma non più di tanto. E allora? Dove era andata a finire tutta quella paura, quell’incertezza che mi aveva sempre impedito di farla finita con il fumo? Riflettendo nei giorni successivi arrivai alla conclusione che per smettere di fumare si ha bisogno di raggiungere una certa consapevolezza e essere pronti ad un vero cambiamento, quello di passare ad un livello più evoluto di consapevolezza.  Avevo capito che lo smettere di fumare non è  solo un togliersi un vizio o una dipendenza, non è solo una questione di salute o di perdita di denaro ma qualcosa di molto più grande: è addentrarsi nei propri vissuti, crescere come persona che ama il proprio corpo e non è più disposto a umiliarlo. Si tratta di un cambio esistenziale e d’identità in cui non si è più disposti a vivere tutti i disagii e le incertezze che l’ essere un fumatore impone.